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Detrazione fiscali per infissi

detrazione fiscale per infissi del 50%

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Chi può accedere alla detrazione fiscale per infissi al 50%

 

La detrazione fiscale al 50% per la sostituzione di finestre comprensive di infissi rientra sia all'interno del bonus casa (senza necessità di Cila), sia all'interno dell'Ecobonus. L'agevolazione è volta a supportare interventi finalizzati a migliorare le prestazioni energetiche dell'immobile oggetto dei lavori. In base a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio  la validità dell’incentivo è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024. Quindi è possibile accedere alla misura se si effettuano lavori di sostituzione degli infissi e dei serramenti entro questa data.

 

Per quanto riguarda i requisiti che consentono l'accesso a questa agevolazione fiscale si continua a fare riferimento a quanto previsto dalla precedente normativa:

- i lavori devono garantire il miglioramento termico dell’edificio, soddisfacendo i requisiti previsti dal decreto legislativo del 6 gennaio 2010 che ha modificato il Decreto del Ministro dello Sviluppo economico dell'11 marzo 2008. Di conseguenza gli infissi devono avere un basso valore di trasmittanza termica: si tratta dell'elemento che determina la quantità di calore che attraversa un metro quadro di una data superficie in una certa unità di tempo disperdendosi. Questo spreco energetico viene calcolato prendendo in considerazione una differenza di temperatura pari a un grado tra l'ambiente esterno e quello interno. Di conseguenza minore è la trasmittanza termica e più basse sono le dispersioni energetiche che avvengono attraverso l'infisso.

 

Infatti la Legge di Bilancio ha previsto che si possa fruire della detrazione soltanto a fronte di un effettivo risparmio energetico. Proprio per questo motivo è fondamentale optare per modelli altamente performanti e con una bassa trasmittanza termica. Per accedere alla detrazione fiscale al 50% per i serramenti bisogna acquistare e installare elementi che rientrano nei valori di trasmittanza limite definiti dalla normativa di settore. Un altro aspetto da tenere a mente è che questi valori sono diversi in base alla zona climatica nella quale si trova l'immobile oggetto dell'intervento. Infatti in Italia esistono differenze rilevanti tra una regione e l'altra che comportano temperature medie esterne molto varie sia per quanto riguarda la stagione estiva che quella invernale. Dato che una zona climatica viene definita considerando la differenza tra la temperatura media esterna e quella generalmente impostata negli ambienti interni (convenzionalmente 20°C), il territorio italiano è stato suddiviso in 6 aree contraddistinte da una lettera da A a F secondo le caratteristiche stesse del clima. Di conseguenza, in base alla zona climatica in questione, occorre una differente trasmittanza termica per assicurare l'abbattimento delle dispersioni energetiche e un effettivo risparmio in bolletta.

 

Si ricorda che il rispetto di questo requisito deve essere riportato anche all'interno della certificazione del serramento che viene rilasciato all'utente da parte del produttore oppure dell'installatore una volta terminate le operazioni di posa in opera. Si può trovare questo elemento anche sulla scheda tecnica che accompagna ogni articolo e che viene espressa in in W/m2K con la lettera U. La lista dei valori limiti per quanto riguarda le dispersioni energetiche e la trasmittanza termica degli infissi è reperibile nelle tabelle allegate ai decreti del Ministro dello Sviluppo economico dell'11 marzo 2008 e del 6 gennaio 2010, oltre che sul sito dell'Agenzia delle Entrate;

- la detrazione fiscale viene calcolata facendo riferimento all'importo massimo di 60.000 euro fissato per legge. Di conseguenza si può detrarre fino a 30.000 euro dalla dichiarazione IRPEF, ripartendo questa somma in 10 rate annuali uguali. In alternativa i contribuenti che fruiscono di questa agevolazione fiscale possono decidere di non accedere direttamente alle detrazioni ma al contrario richiedere la cessione del credito nei confronti di un altro soggetto.

 

Inoltre questo beneficio fiscale può riguardare non soltanto la sostituzione delle finestre, ma anche quella dei portoni e delle porte di ingresso volti a delimitare l’involucro riscaldato dell’edificio. Di conseguenza non mettono in comunicazione con altri ambienti interni, ma verso locali non riscaldati oppure l'esterno;

- possono accedere a questa agevolazione fiscale tutti i contribuenti che possiedono un diritto reale sull'immobile oggetto dell'intervento (proprietà, comodato d'uso, usufrutto) e sostengono personalmente le spese per l'acquisto e la messa in opera degli infissi;

- si richiede che l'immobile oggetto della sostituzione degli infissi sia già esistente e dotato di impianto termico. Di conseguenza si parla esclusivamente di edifici preesistenti e non in fase di costruzione, in regola con il pagamento dei tributi e già accatastati. Rientrano in questa categoria persino gli immobili per i quali risulta essere in corso la richiesta di accatastamento.

 

come funziona l'agevolazione fiscale della detrazione sugli infissi

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L’Ecobonus al 50% per la sostituzione degli infissi può essere riconosciuto anche ai contribuenti titolari di reddito di impresa oppure ai lavori eseguiti sulle parti comuni di un condominio. Nel primo caso l'importo detraibile viene ripartito in 10 rate uguali da sottrarre come crediti nella dichiarazione IRES. Nel secondo l'agevolazione fiscale viene suddivisa tra tutti i condomini facendo riferimento alle quote di proprietà. Di conseguenza maggiori sono le quote di proprietà detenute e maggiori sono le spese da affrontare ma anche le somme detraibili dalla dichiarazione IRPEF. Le regole che disciplinano questa detrazione fiscale prevedono che per legge non rientrano in questa categoria le nuove installazioni di infissi. Di conseguenza è possibile detrarre soltanto gli interventi volti alla modifica oppure alla sostituzione di elementi già esistenti e che garantiscono un miglioramento delle prestazioni energetiche dell'immobile. Al tempo stesso le spese che rientrano nel beneficio fiscale sono relative:

- all'acquisto di portoni, porte d'ingresso e finestre nuove comprensive di infissi;

- alle opere murarie e alle prestazioni professionali della manodopera che effettua la messa in opera dell'infisso;

- all'acquisto e all'installazione degli elementi e delle strutture accessorie che consentono di limitare le dispersioni energetiche che possono essere incorporate nel serramento oppure no. Rientrano nel primo caso i cassonetti incorporati nel telaio, nel secondo gli scuri, gli avvolgibili e le persiane. In entrambi i casi questi accessori devono essere sostituiti e installanti insieme agli infissi nel loro complesso, non soltanto l'eventuale vetro delle finestre. Tuttavia gli elementi oscuranti installati devono garantire una trasmittanza termica che, dal punto di vista complessivo, non superi i valori limite previsti per legge;

- alle integrazioni e alle sostituzioni degli elementi vetrati di porte d'ingresso, portoni e finestre. Anche in questo caso occorre rispettare quanto previsto dalla normativa che regola questo settore per quanto riguarda i valori di trasmittanza termica. Infatti il risultato complessivo del serramento non deve oltrepassare i limiti fissati in base alla zona climatica dove sorge l'immobile oggetto dell'intervento.

 

come poter beneficiare dell'agevolazione fiscale al 50% per gli infissi

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Le modalità di accesso all'agevolazione al 50% per gli infissi relativa all'Ecobonus sono indicate all'interno della guida dedicata presente sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. Innanzitutto l'utente deve presentare l'apposita documentazione che attesta il fatto che l'intervento di sostituzione di finestre e infissi. ha portato a un reale risparmio energetico. Quindi per beneficiare dell'agevolazione fiscale il contribuente deve possedere e saper produrre in caso di eventuali controlli:

- la dichiarazione asseverata redatta al termine dei lavori da un tecnico abilitato che sia iscritto all'albo professionale di riferimento. Questo professionista può essere lo stesso installatore oppure un altro tecnico esperto, come un architetto, un perito edile, un ingegnere oppure un geometra. All'interno di questo documento bisogna riportare il grado di trasmittanza dei nuovi infissi e il fatto che i valori rispettano quanto riportato nella tabella allegata al decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 26 gennaio 2010. In alternativa è sufficiente presentare la certificazione tecnica del prodotto rilasciato da parte dello stesso produttore dell’infisso. Anche in questo caso è necessario che il documento attesti che i requisiti relativi alla trasmittanza termica del serramento siano rispettati. In caso contrario si può optare per una dichiarazione in tal senso da parte del direttore dei lavori (se la sostituzione degli infissi avviene all'interno di un intervento più ampio di riqualificazione energetica dell'immobile) oppure del tecnico installatore;

- un documento che riporti il valore di trasmittanza dei serramenti che sono stati sostituiti. Questo elemento può anche essere calcolato in maniera approssimativa attraverso una stima basato sull’algoritmo che l'ENEA ha elaborato appositamente per questo motivo.

In secondo luogo è possibile beneficiare di questa detrazione fiscale soltanto se si adottano determinate modalità di pagamento previste dalla stessa guida dell'Agenza delle Entrate e dalla normativa in vigore. Innanzitutto è necessario adottare mezzi di versamento tracciabili che tuttavia variano a seconda della tipologia a cui appartiene il contribuente:

- se non si è titolari di reddito di impresa è obbligatorio utilizzare un bonifico bancario oppure postale. Si può scegliere la modalità tramite bollettino oppure la soluzione online. Se si opta per la prima possibilità, è bene usare i bollettini precompilati reperibili presso gli istituti di credito e gli uffici postali. Nel documento bisogna indicare il codice fiscale del contribuente che fruisce dell'Ecobonus, la partita IVA oppure il codice fiscale del soggetto che riceve il bonifico e la causale del versamento, facendo riferimento alla normativa che disciplina questa detrazione fiscale;

- se si è titolari di reddito di impresa, il bonifico bancario oppure postale non è una modalità di pagamento da adottare obbligatoriamente. Si può optare per altre soluzioni tracciabili (assegni, carte di credito), tuttavia si deve conservare la documentazione che costituisce la prova delle spese sostenute.

Sia le ricevute dei pagamenti che le fatture devono essere conservati dal contribuente per almeno 10 anni a partire dalla detrazione della prima rata dalla dichiarazione IRPEF. In questo modo possono essere prodotti in caso di controlli da parte dell'autorità preposta oppure dell'Agenzia delle Entrate. Si ricorda che per accedere all'Ecobonus per la sostituzione degli infissi il contribuente deve obbligatoriamente inviare i documenti che attestano la riqualificazione energetica subita dall'immobile all’ENEA. Si tratta dell'ente nazionale che gestisce gli incentivi per i lavori volti al miglioramento delle prestazioni energetiche dell'edificio. L'invio dei documenti deve avvenire entro 90 giorni dal momento in cui il contribuente riceve la dichiarazione di conformità dei serramenti. La lista della documentazione da produrre e inviare all'ENEA per via telematica si può trovare nella sezione apposita del sito web dell'ente.

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Commenti: 3
  • #1

    Claudio pucillo (lunedì, 04 marzo 2019 19:40)

    Salve volevo informazioni su questa pratica. Dovrei cambiare le mie finestre in legno e vorrei mettere in pvc, quanto costa la pratica e come la devo fare?

  • #2

    Stellino Aldo (martedì, 25 febbraio 2020 19:24)

    Cambio infissi, alluminio (anno 1985), con infissi in PVC 7 camere vetri camera riflettenti.

  • #3

    Rosalba (lunedì, 26 aprile 2021 10:13)

    Dovrei mettere una Pergola in una terrazza di proprietà all’ultimo piano, alla quale si accede tramite una scala dalla sala da pranzo.
    E’ possibile fruire del beneficio?